
Lioni – La polizia municipale di Lioni si è attrezzata per dichiarare guerra agli illeciti ambientali . I trasgressori avranno d’ora in poi vita difficile, la tecnologia è stata schierata contro di loro, dovranno fare i conti con gli obiettivi di particolari telecamere digitali amovibili, sistemi di geolocalizzazione e Gps in grado di facilitare e rendere molto efficace e professionale l’operato dei vigili. E se non bastasse l’occhio delle telecamere, c’è pure quello delle guardie ambientali volontarie comunali.
Una strategia finalizzata alla prevenzione e alla repressione. Il furto degli alberi in montagna a Lioni , come nei restanti comuni dell’alta Irpinia, è un fenomeno molto ricorrente con effetti negativi sull’ecosistema ( una delle conseguenze dirette ed indirette dei disboscamenti selvaggi sono frane e dissesti idrogeologici), sul patrimonio boschivo oltre che per le casse comunali. Per incentivare la collaborazione da parte della gente il Comando della polizia municipale di Lioni ha da poco tempo attivato un servizio di pronta reperibilità adeguando la centrale del comando con nuove tecnologie in grado di trasferire le chiamate al personale in servizio più vicino al luogo dell’intervento.
“L’utente potrà telefonare al numero della centrale 0827 270303 – rivela il comandante dottor Giuseppe Aiello - per rintracciare l’operatore anche a se questi è a distanza di svariati chilometri dal Comando, ciò permetterà un tempestivo intervento. Voglio sottolineare inoltre che la collaborazione della gente è coperta dal più stretto riserbo”. Proprio nei giorni scorsi sono state denunciate a piede libero per furto pluriaggravato di legna due persone che per l’appunto stavano rubando legna su una proprietà del comune di Lioni in località Gavitoni, in un’ area sottoposta a vincolo paesaggistico ed ambientale. I due sono stati sorpresi in fragranza di reato mentre trasportavano diversi quintali di legna verde appena tagliata da un grosso albero di faggio.
Il comandante Aiello ricorda un ammonimento del procuratore Guerriero:“Noi abbiamo cercato di mettere in pratica quel che sostiene il dott. Antonio Guerriero, ossia che il territorio va protetto soprattutto dalla gente che in quei luoghi ci vive ed è di fatto la prima forma di polizia a tutela degli interessi della collettività”. Questi nuovi sistemi di controllo del territorio pare che stiano garantendo anche buoni risultati nel campo della lotta agli abbandoni dei rifiuti.
Pds