Irpinia Technology Factory -
Incubatore d'impresa
Intervista al sindaco Yuri Gioino - da Irpinia Post
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La mia non è stata affatto un’idea rivoluzionaria. E’ un’idea partita semplicemente dall’analisi del contesto”. Yuri Gioino, sindaco di Lioni, commenta
l’intesa raggiunta con l’Asi per un utilizzo del centro servizi nell’area industriale di località Fiorentine.
Qui in pratica nascerà un incubatore di impresa. Possiamo chiamarlo così sindaco?
Il centro avrà i connotati di un incubatore di impresa. In particolare si chiamerà Irpinia Factory. Un luogo fisico. Moderno, funzionale alle esigenze di molti. Una struttura rivolta ai partner del progetto ma soprattutto alle nuove forme di impresa. E ai giovani, il mio impegno sarà rivolto soprattutto a loro. Il contesto lavorativo è cambiato e noi non potevamo non tenerne conto. Non dico certo che bisogna adeguarsi senza difendere il lavoro che c’è ancora, ma sicuramente bisogna cogliere subito le nuove opportunità. Il centro vuole supportare realtà esistenti ma col tempo vuole anche far nascere realtà vincenti dal punto di vista economico. Parliamo di questo per Irpinia Factory. Di cose concrete.
Giusto un passo indietro. Questo risultato, quindi l’accordo con l’Asi, arriva a un anno esatto dall’insediamento in Comune. Significa che ci ha lavorato da subito?
E’ così. Prima di avventurarmi in altri progetti volevo e vorrei partire da ciò che aveva Lioni sul suo territorio. Da ciò che aveva l’intera area. E anche da quello che si stava perdendo, come le aziende nelle aree industriali. E’ chiaro che questo non sarà un intervento sostitutivo, ma un laboratorio di idee che potrà ospitare nuove forme di start-up.
Ok, l’area industriale Nusco-Lioni non sarà mai una piccola Silicon Valley. Però la banda larga è ormai realtà anche in Alta Irpinia. I tempi per il completamento dell’infrastruttura digitale?
Entro la fine del 2017 in tutto il circondario di Lioni. Il centro servizi ne usufruirà in maniera importantissima. In pratica i cavi passano a pochi metri. Io credo nelle prospettive turistiche per il territorio irpino ma non si potrà vivere di solo turismo neanche con un sistema ben oliato. E poi il sistema è tutto da costruire, nessuno può calcolare i tempi. Quello che può essere utilizzato ora, e chiaramente parlo di un centro servizi o di altre strutture, si utilizzi al meglio.
La crisi in molte aree industriali continua a mordere. Questa ha perso negli ultimi tempi 100 addetti solo in un’azienda, la Ocm…
Ma proprio sulla base dei dati negativi vanno messe in campo nuove idee. Quella del centro servizi a beneficio del territorio, come ho scritto su Facebook, è parte di un percorso lungo. Ma qualcosa va corretto dopo 35 anni di industrializzazione che in parte ha funzionato e in parte no. Va corretto alla luce della trasformazione tecnologica e culturale che ha toccato la società e il mondo del lavoro. Spero che col tempo si possano dare anche nuovi indirizzi alle scuole per avvicinarli alle tante aziende che lavorano con la tecnologia e che operano con successo sul territorio. Penso a Morra De Sanctis ma non solo…
Sempre sul centro servizi. Com’è stato l’iter per l’intesa con l’Asi?
Beh ho trovato una grande disponibilità da parte di tutti, a cominciare dal presidente Sirignano. Non sarebbe stato possibile firmare un protocollo d’intesa in tempi brevi senza una condivisione generale sul progetto. Molti hanno manifestato interesse, soprattutto gli industriali ma anche altro tipo di soggetti che magari si occupano di formazione.
Parliamo dell’aspetto logistico. C’è un problema grosso con il depuratore dell’area industriale. Gli effetti negativi non mancano, in certi momenti gli odori sono insopportabili.
Lo so benissimo. Ma noi abbiamo fatto quello che potevamo presentando un progetto per l’interramento delle vasche. Siamo in attesa dei fondi, non dipende da noi. Poi è chiaro che anche alla luce di questa svolta premeremo perché possano arrivare il prima possibile.
Invece i tempi per la nascita di questa Irpinia Factory saranno più veloci?
La struttura c’è, la volontà da parte dei soggetti istituzionali è stata manifestata. Resta qualche aspetto organizzativo. Non parliamo di due-tre settimane ma ragioniamo comunque in termini di settimane.
di Giulio D'Andrea